Sono passati 10 anni ma per me è come fosse ieri. Mi è stato sempre detto che il tempo aiuta, non è il mio caso. Non perché non l’ho voluto, nemmeno perché non ci ho provato. Leggere e sentire che nulla e’ cambiato da allora mi intristisce. Ricordo ancora i Dottori quando parlavano di mia sorella come fosse stata una bambola di pezza, un oggetto, e stilavano ogni volta la loro diagnosi. Non ho scordato la gentilezza di pochi infermieri ma soprattutto ricordo i modi bruschi e senza tatto di molti di loro, indelicatezza allo stato puro. Angela aveva un sarcoma al quarto stadio, soffriva talmente tanto che a volte perdeva i sensi, ma non per questo la aiutarono a soffrire meno. Non riuscii a farla entrare in un Hospice, tutto occupato e non conoscevo nessuno. Come oggi se conosci qualcuno ti trattano in modo diverso. Non sarà ovunque, ma di certo da quel che leggo e sento succede ancora oggi, a tante persone. La mia mente ed il mio cuore sono stati segnati per sempre e ringrazio chi ci ha dimostrato una vera umanità. Gli altri, compresi i primari dei due reparti dell’Ospedale di Padova, ammetto che non potrò mai perdonarli.
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