Ricordo, ricordo il dolore immenso che provavo nel non poter lenire il dolore di quella creatura, non meritava sicuramente quelle sofferenze. Ricordo l’impotenza che provavo nel vedere le lacrime scendere dal suo viso, l’impotenza di non poter, anche solo per un po’, soffrire io per lei, per un istante essere io steso su quel letto e lei a tenermi la mano. Il dolore sfinisce, irrita, consuma e logora tutto, i sentimenti e gli affetti, ci cambia e ci modifica. Quando poi tutto finisce ci resta un vuoto, un immenso senso di impotenza e di colpa, perché abbiamo il diritto di morire dignitosamente, con a fianco coloro che ci amano e vogliono stringerci la mano per farci sentire il loro caldo amore non un freddo dolore. In memoria di Pepita
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