Sarò breve e chiara. Lavoravo in ospedale fino a pochi mesi fa’ poi ho avuto l’opportunità di cambiare e l’ho colta. Non è stato facile all’inizio entrare nella mentalità dell’Hospice perché dopo tanti anni a trovarti a fare senza cercare di più perché non c’era tempo e perché altrimenti venivi segnalato. Sto facendo dei corsi di atteggiamento mentale per adattarmi ancor meglio a questa nuova realtà. Però sono più serena, non è un posto dove la morte è considerata una normalità ma un luogo dove la vita è considerata una eccellenza. Qui si vive non si esiste, e lo si fa’ fino all’ultimo respiro. Le Cure Palliative aiutano ma lo fa’ pure tutto il resto perché della persona si cura anche la sfera emotiva e quindi la sua vita per intero.