Che sia per il malato che in questo caso era mia mamma, che per chi passa il proprio tempo vicino dico che di rispetto oramai ce ne è poco negli ospedali persino in quei reparti dove tutto è tristezza e scontato che l’epilogo sarà solo uno. Nel tanto tempo in cui ho pensato e riflettuto capisco che ci troviamo in un mondo che vive solo per se stesso e degli altri il più delle volte se ne frega perché non può modificare la propria vita e non vuole perdere tempo ad accudire. Poi trovi professionisti che non lo sono interessati solo al vile denaro e posizione sociale. I sottoposti costretti a malincuore a coprire persino il loro lavoro svolto a grandi linee. Per fortuna dici che lei non ha avuto bisogno della Terapia del Dolore la sua malattia è stata lenta ma inarrestabile. Altri ne avevano bisogno quelli che abbiamo incrociato durante i tanti ricoveri ma nessuno l’ha chiesta perché dopo tempo tanto parenti diventano vento, spariscono. Poi i Dottori si limitavano quindi allo stretto indispensabile senza farsi tanti problemi. Ho sentito infermieri in disaccordo ma con le mani legate che assistevano inermi a tante sofferenze. Sono anni che faccio fatica ad entrare in una struttura perché il ricordo di vita che non è vita a causa di persone insensibili mi ha segnato tanto da provare rifiuto per tutto quello che ne concerne