Tutto, o quasi, è relativo nella vita e più invecchio più me ne convinco . Relativo è il paese dove nasci, la famiglia dove cresci e le esperienze che decidi di intraprendere come quelle che invece la vita ti pone innanzi. Ho perso mia Mamma giovanissima io, giovane lei. Mio Papà ora dopo 40 anni vissuti senza moglie e con noi tre figlie sempre appresso comincia a mostrare il decadimento sia fisico che mentale. Relativo rimane chi incontri lungo la strada della tua esistenza però come ti comporti non lo è, bensì è una tua scelta. Sempre l’ho pensato da quel maledetto anno in cui ho visto soffrire mia Mamma, quando i Medici si sono approfittati della sua voglia di vivere e del nostro desiderio di non perderla, anche se speranze non ce ne erano. Il loro silenzio su questo punto così delicato ed importante non è stato relativo, ma voluto. Quindi non venite a dirmi che succede, perché sì succede di morire, il problema è come e con quanta sofferenza, evitabile, basta volerlo, è sufficiente trovare un po’ di sincerità, unita a professionalità, che relativamente a questi casi gravi, ma anche sempre, dovrebbe essere dovuta!