Pochi giorni fa è venuta a mancare la moglie di un mio carissimo amico. In tanta sfortuna nella salute questa Donna ha avuto poche ma rilevanti fortune, tra queste alcune riguardano la fase finale della sua vita. Entrata in un Hospice è stata curata da un medico competente, ma soprattutto umano. Sempre assistita amorevolmente dal marito che ad un certo punto si è trovato a dover scegliere se farla soffrire ancor di più oppure lasciarla andare, dando il suo benestare perché le fosse staccata ogni macchina, ogni possibile fonte di nutrimento fisico. Posso solo immaginare con che animo sia stata presa questa decisione e lo ammiro per il coraggio e la forza che ha trovato. Naturalmente tutto ciò non sarebbe stato possibile se ci si fosse trovati in un normalissimo ospedale e se il medico che la seguiva avesse professato i vari protocolli medici senza applicare al suo operato un po’ di compassione e di umanità. Non so voi ma io sono e rimango molto triste al pensiero di tutti coloro che soffrono all’infinito senza trovare aiuto alcuno. In effetti ci vuole fortuna anche nella morte, più precisamente nel modo in cui si muore, Noi che viviamo in un bellissimo paese pieno di meraviglie naturali ed architettoniche, un paese in cui non si riesce tutt’oggi ad arrivare a votare una legge sul fine vita.