Questo articolo lo dedico al mio ANGELO e di riflesso a tutti gli angeli degli altri…  I vostri ANGELI! Credo che quasi ognuno di noi ne abbia incontrato almeno uno durante la propria vita. Il mio l’ho conosciuto, anzi più precisamente incontrato nuovamente all’inizio di quei terribili tre mesi di malattia della mia mamma. Mi esprimo così perché già lo conoscevo ma ancora non sapevo quanto avrebbe poi nel tempo significato per me. Il mio cuore sente pure l’esigenza di ringraziare tutti coloro che chiamo ANGELI MINORI, che abbiamo incrociato durante quei giorni di dolore. I soccorritori dell’ambulanza e le infermiere dell’area rossa del Pronto Soccorso. Gli infermieri e gli operatori socio-sanitari dei reparti di Rianimazione e di Pneumologia. Grazie per la sensibilità e l’umanità che ci hanno dimostrato. È mio pensiero che tanti Signori Dottori avrebbero molto da imparare da costoro. Per quanto riguarda il mio ANGELO, che assieme a tutti gli altri ha in qualche modo illuminato quel periodo buio della mia vita, desidero sappia che mi ha fatto il più grande regalo che si possa fare ad una persona. Mi ha dedicato il suo tempo per confortarmi ed aiutarmi ad accettare in parte la realtà che stavo subendo. Non scorderò mai l’amore ed il rispetto che da subito ha dimostrato alla mia mamma,anche senza averla mai conosciuta prima della sua malattia. Con l’occasione ci tengo ad accendere una luce su coloro che lavorano negli ospedali e che in mezzo a tanta sofferenza regalano affetto e gentilezza a chi ne ha bisogno. Perché anche se molti aspetti della situazione ospedaliera sono mal gestiti e trascurati , non dimentichiamoci che vi sono molte persone che vi lavorano con cuore e dedizione.