Oggi è Venerdì Santo, una ricorrenza osservata dai fedeli di molte confessioni cristiane. È il Venerdì che precede la Pasqua ed in questo giorno si commemora la passione e la crocifissione di Gesù. Che ci crediate o meno a tutto questo, è stato appurato che Gesù è realmente esistito e non è un segreto che a quei tempi vi fossero vari metodi di tortura perfettamente legali e che era pratica consueta crocifiggere e quindi in questo modo uccidere certi condannati alla pena capitale. La foto che ho allegato a questo articolo rappresenta un crocifisso che proprio ieri mi è stato regalato, per la mia Mamma. Chi me l’ha donato ha usato queste precise parole: “ Come Lui anche la tua Mamma ha percorso il suo calvario per arrivare alla morte” . Ho aggiunto io: “ Calvario reso straziante ed inumano da chi è solamente riuscito a nascondersi dietro ad un protocollo medico!”

E quanti ancora dovranno soffrire, quanti soffrono pure in questo preciso istante? Non sono quantificabili, ma anche se la risposta fosse “ uno” , sarebbe comunque inaccettabile! Purtroppo sono molti di più. Navigando nel web in questi mesi ho incrociato, conosciuto tante persone segnate da un lutto violento ed a volte pure con dei risvolti inumani. Ognuno ha reagito in modo diverso. Chi si è chiuso nel suo dolore, chi ha fatto causa ai Dottori, chi ha scritto un libro, chi ha costituito una associazione onlus… Devo ammettere che comprendo ognuno di loro pienamente, siamo persone diverse ed è naturale che reagiamo diversamente. Con alcuni ci sentiamo saltuariamente, ci seguiamo su Facebook, e ci ammiriamo da lontano. Anche se sono passati anni dal giorno in cui hanno perso tragicamente il loro caro, la sofferenza è sempre presente nel loro cuore e in alcune frasi che pronunciano si può cogliere la profondità del loro dolore. Perché tutti possono dire tutto ciò che vogliono, non passa e mai passerà, si impara solo a conviverci, ma tutto cambia intorno e dentro la persona stessa. Sempre presente nel mio pensiero è quel bellissimo articolo 11 della Carta dei Diritti del Malato del 2002 presentata a Bruxelles e conosciuta anche come Carta di Nizza. “ Il malato ha diritto ad evitare quanta più sofferenza possibile durante tutto il decorso della sua malattia “. Semplici parole, concetto chiaro che non lascia alcun dubbio sul significato delle stesse. Con tutto il rispetto per chi crede in Dio e per chi professa tale fede, non vi sembra un controsenso che ancor oggi con leggi ben definite e mezzi a disposizione si assista nei nostri ospedali a calvari inutili ed inumani? Difficile è accettare la morte di chi ami, impossibile è accettarne la sofferenza gratuita. Come quando continuavano a somministrare antibiotici alla mia Mamma anche se la prognosi è stata fin dall’inizio infausta, ma ad ogni nostra richiesta di sedazione la risposta era sempre NO! Non lo accetterò mai, si tratti di un mio caro o di un’estraneo, non accetterò mai questa indifferenza al soffrire altrui. Perché è più comodo così… perché intervenire comporta un costo aggiuntivo…perché tempo non hanno, presi così tanto dalla loro carriera… perché il protocollo medico non ottempera la Terapia del Dolore…  perché infine non è mica un loro parente ?!?

Vi auguro una Pasqua serena