Da tanto avevo in mente di scriverlo questo articolo, poi ogni volta però ho privilegiato altri temi, come se ancora non fosse il momento giusto per parlarne. L’argomento è complesso e non proprio limpido in tutti suoi vari aspetti. In più per me è pure delicato, perché una delle cause della morte della mia Mamma è stata l’infezione da batteri. Così mi hanno detto, che non è stata proprio la causa diretta però che importanza ha visto l’epilogo e soprattutto visto che l’infezione con le ripetute febbri ha consumato e danneggiato il suo fisico forte e sano(queste sono state le precise parole dei Dottori! ). Il 14 Marzo corrente anno l’Istituto Superiore di Sanità ha presentato un’indagine inquietante ma purtroppo veritiera. Con oltre 10mila decessi ogni anno, su 33mila circa in Europa, l’Italia ha il triste primato delle morti da resistenza agli antibiotici. Le infezioni ospedaliere nel nostro Paese hanno un’importanza anche maggiore di tante altre malattie non infettive. Nel 2050 le infezioni batteriche saranno la principale causa di morte.

In quei tre mesi di ospedale, tra le tante frasi che mi son state dette a proposito dei batteri, ne ricordo una in particolare:” Oramai sono ospedalizzati, debellarli è praticamente impossibile, si può solo provare a restringere il loro raggio di azione”. La questione certamente è difficile da gestire e penso pure da interpretare perché le cause sono molteplici e differenti tra loro. Di articoli giornalistici a tale proposito se ne leggono spesso, tra questi ne ho trovato molto interessanti due in particolare e vi lascio i dati così se volete leggerli per vostra informazione personale. https://www.nursenews.eu.        https:// www.nursetimes.org . Il primo parla di questi temibili batteri dai nomi altisonanti. Acinetobacter, Pseudomonas, Klebsiella, Serratia, e potrei continuare per un bel po’, tanti sono e tanto pericolosi per la salute dei pazienti. Resistenti a quasi tutti, se non tutti gli antibiotici, provocano sofferenza e decessi, morti il cui numero non è facilmente quantificabile.Si afferma inoltre che una delle cause di questa diffusione di infezioni è riconducibile alla carenza di personale ospedaliero. Altra causa sono gli interventi chirurgici importanti ed invasivi associati all’immunodepressione del paziente. Ma chi non lo è dopo operazioni del genere? Trovatemi chi in questi frangenti abbia un sistema immunitario inattaccabile! In particolare mi ha colpita questa affermazione: ” Comportamenti scorretti possono causare la diffusione di batteri in grado di provocare malattie, inclusi quelli resistenti agli antibiotici, e l’insorgenza delle infezioni. Per questo è molto importante la continua formazione degli operatori sanitari e la corretta comunicazione alla popolazione “. Mi chiedo, ma per operatori sanitari si intendono anche i Dottori oppure no? L’ informazione alla popolazione? Non mi risulta sia stata fatta, ne’ venga attualmente messa in pratica. Il secondo articolo invece smentisce praticamente la convinzione che non sia possibile eliminare i batteri dagli ospedali. Perché? Ma perché a Modena ci sono riusciti!!! Quindi non è impossibile… Cosa possiamo fare Noi? Limitarci a sperare di non far mai parte di quella non piccola percentuale della popolazione che durante un ricovero viene infettata da batteri? Ma vi pare normale sperare questo? Certo è che leggere una notizia sui giornali tipo “ Paziente deceduto causa infezione ospedaliera” è un conto, trovarsi coinvolti direttamente è tutta un’altra storia. Ti cambia la vita, per sempre! Di mio ho quasi pronte alcune mail da spedire a quotidiani ed autorità politiche, anche per vedere se riusciamo ad ottenere risposte precise su cosa realmente si sta’ cercando di fare per cercare di arginare, e magari anche risolvere, questa pericolosa e triste realtà. Appena riceverò riscontri in merito sarò lieta di informarvi .