Abbiamo tutti date da ricordare e da scordare, fosse possibile farlo… Momenti del non ritorno, così ne chiamo alcune perché da quell’ istante nulla sarà più come prima, ma soprattutto noi non potremo più considerarci la persona che eravamo. Come guardarsi allo specchio e non riuscire a riconoscerci. La mia vita è cambiata totalmente quella mattina del 21 Luglio 2018 , con una telefonata in cui mi si avvertiva che la mia Mamma si era aggravata. Durante il tragitto da casa all’ospedale ho pensato a tutto e di più ed ho cercato di prepararmi al peggio. Oggi quasi dieci mesi dopo mi ritrovo nella convinzione che il peggio che allora pensavo non è stato tanto forte emozionalmente come quello che ho vissuto realmente assieme a Lei. Credevo allora che sentirmi dire che non era più tra noi sarebbe stata la notizia più infausta di tutte, invece … Invece lo è stata la sua sopravvivenza ad una operazione altamente invasiva, che anni fa’ non si sarebbe nemmeno potuta cominciare, per mancanza di nozioni, macchinari e tecniche che potessero permettere ai medici di tenere in vita il paziente fino alla fine della stessa. Da quel momento si è innescata una spirale del non ritorno, che ha consumato la mia Mamma fisicamente, portandola al triste epilogo della sua morte, e che ha stravolto la mia vita, le mie certezze e la serenità che prima avevo, che ora piu non ho, almeno attualmente. Mi chiedo se qualche Dottore quando prende la decisione di “ lavarsi completamente le mani” come il famoso Ponzio Pilato, si faccia mai la domanda parlando con chi assiste il suo caro, se le conseguenze del suo gesto si perpetueranno anche su costoro. Se mai uno di Loro ha avuto tale dubbio, mi chiami pure in causa. Perché ogni decisione ha una conseguenza, e certi passi anche se non fatti, anzi proprio per questo, lasciano il segno per sempre su chi sopravvive alle tante tragedie che si consumano ogni istante di ogni singolo giorno, in Italia e nel resto del Mondo. Impossibile che il mio pensiero non vada a chi porta questi segni ed a chi li porterà per tutta la propria vita. A chi sta’ combattendo non contro la malattia che sta’ divorando chi ama, ma contro chi dovrebbe aiutarli e proteggerli, ma che invece preferisce girare la testa dalla parte opposta, per non vedere , per non sentire e per non ammettere con se stesso che non facendo sta’ distruggendo. E voi? Avete una data che ha segnato la svolta della vostra vita? Quale momento è inciso in quella cicatrice profonda che mai si rimarginerà completamente?