Per Milvia il perdono è un’utopia, dopo dieci anni soffre ancora molto e non riesce a perdonare chi non ha dimostrato umanità verso la sorella, quindi di riflesso nemmeno nei suoi confronti. A Lei ,a Rosana, a chi non conosco ma ha attraversato esperienze simili, non saprei veramente cosa dire, perché pure io non riesco a perdonare. Certo non è ancora un anno, forse ci riuscirò con il tempo, ma forse anche no. Difficile riuscirci quando hai assistito alla sofferenza gratuita di chi ami. Semplice è il discorso, più complicato uscire da queste situazioni di rabbia e rancore. Quello che continua a stupirmi e premetto che amo gli animali e ne rispetto l’esistenza, che ovunque troviamo post che denunciano le violenze perpetuate a scapito di cani, gatti ed altre specie, e sono innumerevoli! Ma pochi scrivono delle inumanità che le persone malate subiscono dai propri simili. Se ne parla poco, troppo poco. Gli animali quasi sempre si trovano indifesi dinanzi alla superiorità dell’uomo, ed il malato non è ugualmente debole ed impossibilitato a difendersi ? Direi anche si’. Non vedo cosa possa servire questo silenzio, dovrebbe essere una voce continua, quasi ossessiva, invece in molti preferiscono dimenticare, e pure in questo non riesco a comprendere come ci riescano. Dimostramio in pratica di amare più gli animali che i nostri simili, che poi spesso sono le persone care al nostro cuore, o almeno così dovrebbe essere.