Perché insisto nel parlare delle Cure Palliative? Perché abbiamo bisogno di essere informati sui nostri diritti e formati su cosa consistono, per un giorno dovesse servire a noi o ai nostri cari, naturalmente nella speranza che non, rivendicare ciò che ci spetta e nel caso scegliere la via da intraprendere. È inutile che ce lo nascondiamo, sappiamo benissimo che viviamo in un’epoca caratterizzata da superficialità ed indifferenza, dove sempre è più difficile percepire il disagio ed i bisogni altrui. Parlare delle Cure Palliative significa vedere quello che altri ancora non vedono, in certi casi addirittura che non vogliono vedere. Significa imparare a vedere i bisogni ed i vissuti delle persone in una nuova prospettiva. Consiste nell’imparare a prendere confidenza con una nuova etica, che in molti rifiutano a priori per convenienza, quella del “ prendersi cura” senza aspettare il bisogno di doverlo fare ma predisporsi naturalmente alla cura, avvicinandosi alle fragilità e vulnerabilità altrui, che un giorno potrebbero divenire pure nostre. Il mondo in cui viviamo da’ più importanza alla forma che alla sostanza, la morte quasi non esiste o ti capita di viverla da lontano e spesso il vivere reale viene confuso con quello virtuale. Le Cure Palliative oltre a portare sollievo al malato ed a chi lo assiste, aiutandoli a soffrire il meno possibile, si basano su relazioni autentiche fatte di ascolto, di presenza, di contatto e di condivisione. Aprire la nostra mente a questo tragitto che un giorno forse dovremo scegliere per noi o per una persona a noi cara, prendere coscienza che è un nostro diritto anche se negli ospedali non ci viene detto o non ci viene proposta come alternativa alle cure farmacologiche quando queste risultano inutili, e rendersi conto che le Cure Palliative non provocano la morte ma semplicemente accompagnano ad una morte quasi indolore e dignitosa, è importantissimo per noi e per gli altri.