Scriverne e parlarne non sarà mai come averla vissuta. Purtroppo non possiamo pretendere che chi ha il potere di legiferare possa capire perché ha provato sulla propria pelle cosa significa soffrire e veder soffrire.Comprendo Aldo e chi come lui che si indigna dinanzi a chi pretende di giudicare senza averlo realmente vissuto e subito. L’ impotenza e la disperazione che ti attanaglia il cuore, la mente che di continuo cerca una soluzione sapendo che non c’è quella che tanto desideri, la guarigione è un miraggio ma il dolore fisico e mentale invece è più che reale. Potremo stare qui a parlarne quasi all’ infinito, le storie sono tante e diverse, ma un punto le accomuna tutte. Come esseri umani abbiamo il diritto alla nostra dignità la cui integrità dovrebbe essere sempre perseguita e rispettata, ed il dolore senza senso invece la disintegra e distrugge fisicamente e moralmente il malato e chi lo assiste. Credo che se fossero applicate maggiormente le Cure Palliative, fatte conoscere a tutti in cosa consistono, e riconosciute come protocollo medico negli ospedali, ci sarebbero molte meno richieste di eutanasia. Perciò possiamo e dobbiamo pretendere il rispetto della persona umana, anche nella malattia, anzi soprattutto in questa realtà di tanta fragilità, situazione in cui molti si ritrovano soli perché spesso nemmeno i Dottori li supportano e li aiutano.