In prima linea, a proferire giudizi nei confronti di chi anche solo a parole si sente di appoggiare chi è a favore della morte assistita, sono in tanti. Libero è il pensiero o almeno così dovrebbe! Mi chiedo chi credono di essere costoro che si atteggiano da giudici e molti di loro senza aver mai anche solo provato a veder soffrire senza alcuna speranza. Speranza che si è persa assieme alla dignità nel tempo, durante il decorso della malattia. Dinanzi a certe realtà inumane, indecorose e dilanianti fisicamente e mentalmente nessuno ha diritto ad emettere sentenze. Non viene chiesto di interrompere la vita, ma di porre fine ad agonie inimmaginabili. La legge che ancora non c’è, la speranza che si legiferi non dico al più presto ma quanto prima possibile per portare un po’ di luce dove c’è solo buio, sconforto e sofferenza. Non è essere pro o contro, ma abbracciare con umanità chi non vive più anche se respira ancora, il più delle volte grazie ad azioni meccanicamente indotte. Sempre ricordando che nessuno di noi ha la certezza che mai potrà trovarsi come attore o comparsa in quella situazione di indefinito ed infinito dolore.