Sono stati 11 mesi di mail che mi hanno portato ad un colloquio insperato e mai chiesto perché è stata la Direzione dell’Ospedale ad invitarmi. Ma non mi fermo qui’, non mi accontento perché purtroppo in quel reparto dove la Mia Mamma ha vissuto 2 mesi di sofferenza ingiusta e gratuita per poi morire, vi sono sempre gli stessi Dottori, il medesimo Primario per lo più assente e vige un sistema di rotazione tale che ogni 3 settimane il reparto è preso in carico da un Dottore diverso. Direi che un ballo di carnevale sarebbe più serio e coerente! Non mi accontento perche’ penso a chi vi è ricoverato o vi sarà ricoverato in futuro, e nel farlo mi vengono i brividi. La mia Mamma soffriva di una patologia inguaribile ma non era nessuno e per questo alcun Dottore mi ha mai parlato di una certa legge ( 38/ 2010) . Pure io non sono nessuno però facendo il salto , cioè scrivendo a Zaia in quanto alla mia prima mail datata 2 Novembre 2018 l’Ospedale all’Angelo non mi ha mai degnata di una risposta, sono arrivata fino ad oggi con una indagine avviata sempre grazie al Presidente della Regione Veneto, e ad un colloquio per chiarimenti ed approfondimenti  in base alle mie segnalazioni spedite alla Regione in data 27 Aprile 2019. Vi comunico che dopo questo incontro ho riscritto a Zaia, per comunicargli nei dettagli dell’intero accaduto. Ora aspetto altrimenti riscriverò ancora. Io non mollo e non ho alcuna intenzione di farlo in futuro!