Non so’ voi ma io sono una persona che ogni tanto si ferma, riflette e si pone domande in merito alle proprie azioni, aspirazioni e progetti. Mi rendo conto che la strada che sto percorrendo non è facile e nemmeno scontata, in apparenza vado contro un sistema radicato da molto tempo ed una casta delle più potenti, quelle dei Dottori. Invece la mia non è una battaglia contro Costoro, ma è una campagna informativa e sensibilizzante pro le persone che assistono i loro cari  in situazioni di malattia e pro chiunque ne senta la necessità di essere informato e minimamente preparato nel caso che, perché tutti siamo potenziali pazienti.  Le domande che mi pongo sono tante, una in particolare, sto facendo la cosa giusta? Il mio cuore risponde che si, quindi riparto ed insisto, mi tengo aggiornata e penso, quasi continuamente a cosa e come potrei fare per migliorare la situazione di indifferenza che si vive in tanti nostri ospedali. Poi succede che capitano quelle cose che ti danno una carica in più , perché ti rendi conto che non sei la sola a non essere stata considerata, informata e tutelata. Oggi parlando con una cliente occasionale che è rimasta colpita dalle foto che pubblicizzano la presentazione  che ho fatto di questo sito, mi confidava che pure lei ha vissuto durante la malattia di un suo caro una situazione di ingiustizia e non rispetto. Precisava inoltre che aveva scritto più volte alla Direzione dell’Ospedale all’Angelo, senza mai aver ricevuto risposta alcuna. Dunque la mia esperienza associata alla sua, a quella di altri con i quali ho parlato in questi mesi denota che siamo dinanzi ad una consuetudine, non più ad una fatalità. Emerge chiaramente che la sopracitata Direzione non risponde a prescindere a molti, chissà forse non risponde mai, anche se più di qualcuno che lavora all’interno di questa struttura ospedaliera è convinto che risponda  sempre ed a tutti. Probabilmente non si è mai trovato nella necessità di scriverci. Tutto questo mi dà forza per continuare, non mollare. Infatti aspetterò ancora un pochino di tempo e poi riscriverò a questi Signori che dirigono il nostro ospedale, chiedendo notizie su cosa hanno deciso o meno in merito alle mie segnalazioni. Io ci sono, e continuerò ad esserci!