Non c’è l’Ospedale del non Dolore. Non c’è empatia tra Dottore e Paziente. Non c’è rispetto per il malato e per chi lo assiste. Non c’è umanità! Non voglio e non posso parlare di statistiche perché per quanto precise e rivelanti lo stato attuale del sistema sanitario in questo caso, mi intristisce ricondurre a semplici numeri esperienze di dolore e morte che sono nate e vissute in mezzo alla sofferenza, sofferenza che non è finita con la morte, perché c’è sempre qualcuno che resta, che continua a soffrire e che probabilmente soffrirà sempre. Consola pensare che non sempre è così , che ci sono anche molte storie positive e che attestano che ancora c’è attenzione per la persona umana. Difficile la professione del Medico, difficile è anche essere paziente però . La malattia stravolge la tua vita e quella di chi ti sta’ accanto. Voglio ricordare una frase celebre che decanta il nobilissimo pensiero del famoso Dottore , oncologo e poi senatore, Umberto Veronesi : “ Curate l’anima se volete curare anche il corpo”. Sempre Egli che diceva rivolgendosi ai Dottori suoi colleghi e non:” Siamo noi che dobbiamo esserci per il paziente, non il paziente per noi!” Due frasi, due concetti molto profondi che dovrebbe far riflettere ognuno di noi ma soprattutto ogni membro della professione Medica.