Quante cose accadono nel silenzio. Nel silenzio pensi che quello che ti è successo è un caso isolato o quasi . Invece poi nel tempo parli con qualcuno, poi con un altro e non ti trovi più solo. Cosa che avresti preferito perché non lo augureresti nemmeno al tuo peggior nemico. Omertà della gente, menefreghismo e silenzio quasi sempre della stampa, della televisione, perché parlare di dolore porta audience ma trattare di argomenti di informazione come invece servirebbe per far conoscere le leggi e loro applicazioni alle persone, in questo caso dei nostri diritti in presenza di patologie inguaribili, delle cure palliative e della terapia del dolore, non porta alcun risultato tangibile. Tutto ciò non fa’ vendere copie dei giornali, non fa’ diventare famoso un programma televisivo. Poi di certe cose proprio non si tratta a prescindere. Non mi stancherò mai di ripetere, di continuare a parlare della situazione molto precaria nei nostri ospedali per quanto riguarda le infezioni batteriche. C’è un allarmante trattato dell’Istituto Nazionale della Sanità che afferma che un terzo delle morti per infezioni in Europa avviene nei nostri ospedali, in Italia. Che a leggerlo ed a dirlo già fa’ un effetto non da poco, ma trovarsi coinvolto in una di queste tragedie cambia ancor di più la percezione di questo enorme problema che potenzialmente potrebbe diventare quello di ognuno di noi in un futuro. Non si sa cosa si stia facendo in merito, se poi si stia veramente agendo per limitarne almeno gli effetti. Sempre tutto nel silenzio! Silenziosamente e tristemente le persone continuano a morire per infezioni e chi ha assistito a tutto ciò continua a soffrire ed a chiedersi perché. Risponde sempre il silenzio di chi ci governa e di chi dovrebbe curarci e tutelarci.