Questa è la storia di una mia cara amica e proprio per questo motivo e per rispettare la sua privacy la chiamerò con un nome fittizio ma tutto il resto è vero, purtroppo! Anche per  lei come per ognuno di noi, fino a che si sta bene tutto scorre tranquillo con progetti di vita, entusiasmi e sogni. Solo che un giorno arriva improvvisamente una forte febbre ed Alba viene ricoverata perché nessun farmaco riesce ad abbassare l’inspiegabile alterazione. Esami su esami , consulti ed alla fine arriva pure la crudele diagnosi, sclerosi multipla! Malattia degenerativa, invalidante che non lascia scampo e per la quale esistono solamente delle cure sperimentali e poco efficaci. Sono passati più di dieci anni, Alba non vive più qui al nord, è tornata per motivi contingenti dai suoi a Roma. La malattia le ha tolto, oltre alla serenità, il marito che non ha voluto affrontare con lei il futuro ed il lavoro perché per motivi fisici non riusciva più ad essere presente costantemente. La sclerosi multipla è una malattia inguaribile perciò tutelata dalla legge 38/2010 , e come tutte le malattie inguaribili deve essere curata con l’apporto pure di antidolorifici mirati a ridurre il dolore avvertito dai pazienti. La stessa Alba che oramai ha girato vari ospedali e cliniche private sempre alla ricerca di una nuova ed efficace cura mi torna spesso a confermare la difficoltà sua e di chi percorre la sua stessa strada, di ottenere questi famosi antidolorifici! Una vera e propria battaglia ogni volta che poi nel tempo è divenuta una guerra, che come molte passa in silenzio. Nel silenzio di chi la combatte per se stesso o per un suo caro , nel silenzio di chi invece ha interesse a tener nascosto questo importante ed ingiusto aspetto. Leggi non riconosciute dal sistema, non divulgate doverosamente alla popolazione, taciute a chi ne avrebbe bisogno, un bisogno reale. La mia amica e molti come lei, ammalati di sclerosi ed altre patologie inguaribili combattono ogni giorno contro la malattia ed inspiegabilmente si trovano pure a combattere contro le istituzioni ed il sistema sanitario che faticano, anche se ne hanno diritto, a riconoscere loro la possibilità di scegliere di soffrire il meno possibile. Questa è una delle tante realtà che molti noi non conoscono, anche se chi le vive è uno di noi!