La sedazione palliativa profonda non è sinonimo di eutanasia, bensì di umanità e dignità! Troppa confusione, poca informazione, molti pregiudizi. C’è chi come Giovanni ha scelto questa strada per soffrire meno possibile lui stesso e coloro che lo assistono, che lo amano. Dico che ognuno di noi ha questo diritto e che dovrebbe poter richiederne i benefici o chi per lui. Sottolineo che si parla di cure palliative troppo spesso in presenza di patologie oncologiche, scordando che la legge 38/ 2010 si riferisce a “ tutte le patologie inguaribili”. Non dimentichiamolo perché non si muore solo di tumore, non si soffre molto solo in questi frangenti, ma in molti altri, al di là dell’inimmaginabile !