Legge e religione sono d’accordo su un importante e fondamentale punto per quanto concerne la cura del malato :” la cura deve essere assicurata a ciascun essere umano, anche se inguaribile”! A queste parole purtroppo non corrisponde una veritiera realtà, diversa ed instabile per ogni singolo territorio del nostro Paese. Le patologie, le malattie inguaribili e degenerative sono molteplici ed ancora oggi pesano per lo più sulle spalle delle famiglie che si trovano ad avere un loro caro in situazioni senza speranza, oppure si consumano negli ospedali ed in questo caso bisogna pregare di avere la fortuna di essere curati con la dovuta umanità, ma molto spesso così non è’! Unica realtà positiva sono gli Hospice, ma che sono sempre pochi rispetto alla domanda e mal distribuiti, ed in questo il sud Italia si trova ad essere ingiustamente deficitario. Non è tollerabile che il Governo italiano non investa adeguatamente in assistenza e strutture per la somministrazione di cure palliative e terapia del dolore e non è pensabile ma purtroppo tristemente vero che di questo poco si parli, che l’informazione si concentri su altro. Va benissimo investire nella ricerca ed in macchinari innovativi, ma a pari passo ci dovrebbe essere una evoluzione nell’ambito della specializzazione in cure palliative, cioè la creazione di figure di dottori palliativisti in ogni università. Inoltre dovrebbe essere incentivata la costruzione e creazione di strutture adeguate, invece così non è! Il mio pensiero ed il mio cuore sono con chi soffre in prima persona e con coloro che si trovano a ricoprire il ruolo di spettatori impotenti dinanzi alla sofferenza di una persona cara. Perché la morte è già di per se difficile da accettare, ma la sofferenza non è sentimentalmente concepibile ne scusabile, in una società, nella Nostra società, che si vende come una delle più evolute ed alla continua ricerca di miglioramenti.