Possibile che lo notiamo solo noi? No non credo, anzi c’è chi lo sa meglio e più dettagliatamente di noi. Lettere, articoli pubblicati sui giornali, persino libri che decantano gli ambienti umani degli Hospice . Ringraziamenti che arrivano dal cuore di chi soffre per la perdita del proprio caro, ma che allo stesso tempo è in parte anche sereno, per il modo in cui è stato assistito, sia dal punto di vista umano che sotto il profilo curativo. Da quando ho aperto questo sito mi sono iscritta ad alcuni che trattano di cure palliative, terapia del dolore e di hospice. Leggere le varie testimonianze mi da sempre la sensazione di trovarmi dinanzi un altro mondo, ed è proprio così . Un mondo agognato da molti ma raggiunto e vissuto da pochi perché pochi sono gli Hospice rispetto alle richieste, inoltre sono mal distribuiti tra nord e sud, con differenze abissali da regione a regione. Leggi i giornali ma difficilmente, raramente trovi chi ringrazia l’ospedale X, il Dottore Y, e così via. Viene spontanea una domanda, le cui risposte sono molteplici. La realtà invece rimane questa, niente cure palliative e terapia del dolore nei protocolli dei nostri ospedali e da parte nostra tante speranze di capitare in cura da un Dottore bravo ma anche umano. Pretendere troppo? Non direi, anche se questo sta diventando sempre più una rarità, anche se pochi svolgono questa professione con passione e cuore ( in alcuni casi è stato proprio il sistema per come è impostato a spegnere i loro entusiasmi, anche se questa non può essere una scusa valida per giustificare maleducazione, menefreghismo ed opportunismo in chi invece dovrebbe prendersi cura del paziente ) . Come avete voi stessi potuto appurare ancor oggi c’è chi vorrebbe farci credere che tutto funziona e va’ bene, c’è chi pensa che siamo ancora tutti creduloni come un tempo e profondamente ignoranti. C’è ancora chi cerca di nascondere ai nostri occhi i tanti casi di malasanità e di non umanità!