Ci sono tanti tipi di paure, alcune scaturiscono dalle esperienze già fatte, altre te le instillano gli altri, coloro che hanno il potere di farlo facendone un uso smodato e illecito. Guardando con la lente di ingrandimento quello che abbiamo visto e sentito negli ultimi mesi, che ci è stato imposto per il bene nostro e collettivo, di mio mi trovo a condannare senza possibilità di spiegazione alcuna l’operato di questo nostro attuale governo, che poi alla fine non è peggiore di quelli che lo hanno preceduto, solo che in questo caso si è giocato molto sulla strategia del terrore. Porterei rispetto per tutte le decisioni che ha preso se si fosse chiuso tutto subito, ma invece si sono aspettati interminabili e cruciali giorni ( circa un mese e più ) per dichiarare il blocco del Paese. Per ottenere fiducia bisogna meritarla, ma come si può averne di chi ha giocato e sicuramente lucrato sulla nostra salute e sulla vita di ogni singolo cittadino, in particolare modo di quelli più fragili, quelli che in primis dovrebbero essere protetti? Virus letale, virus forse letale, virus aggressivo ma non così potente da determinare tutte le morti che ogni giorno ci sono state comunicate, dove sta la verità mai la sapremo. Mi conforta apprendere che quasi in silenzio ma con determinazione partono le prime e non ultime denunce, di vari tipi, in particolare quelle dovute dai familiari delle vittime, non rispettate, non considerate e per di più lasciate sole con il proprio dolore reso ancor più pressante e pesante dal non sapere, dal non aver potuto restare accanto ai loro cari, dal non aver potuto nemmeno dar loro l’ultimo saluto. Guardiamoci intorno e vedremo persone impaurite sull’orlo del terrore per un nemico infido ed invisibile, ma che le scene pubblicate sui social e la televisione hanno trasformato in un film apocalittico che ha segnato la psiche di molti, di troppi. Paura di morire giustamente ce l’abbiamo tutti, personalmente temo più la sofferenza che la precede e la non sicurezza di dove capiterò, se in mani compassionevoli ed umane oltre che capaci, o in quelle menefreghiste e cieche per interesse personale e di un sistema che sarebbe tutto da rifare, cosa altresì inapplicabile alla realtà. Sarebbe da parlarne per ore, dico solo che le immagini dei carri militari che portavano via tutte quelle salme, sono state e rimangono le più raccapriccianti che abbia visto. Mancanza di rispetto e di delicatezza verso le persone decedute ed ivi trasportate, verso i loro parenti e in ultimo verso anche tutti gli altri Italiani che non hanno patito la perdita di un loro caro, ma sicuramente hanno perso, forse per sempre, la loro serenità interiore che nemmeno il tempo potrà far tornare nei loro cuori, e soprattutto nelle loro menti. Teniamo presente che anche questo è dolore, che logora e fa soffrire oltremodo, inspiegabilmente ma ininterrottamente.