Non mi chiedo più il perché di tanta disinformazione, di silenzi interessati, di tutti i comportamenti menefreghisti rivolti a tutti coloro che soffrono continuamente, alle loro famiglie che soffrono e penano assieme a loro uniti da questo senso di ingiustizia, forse il peggiore che ci sia, perché colpisce persone fragili ed indifese, di qualsiasi età. Il male, le malattie non guardano in faccia nessuno, però essendoci delle leggi ben precise dovremmo essere tutti tutelati, ma così non è. Potete credere in qualsiasi religione, fatto sta che non siamo nati per soffrire. Sempre mi chiederò perché continuano, istituzioni e chi avrebbe il potere di ribaltare la realtà, a permettere il fluire di questo continuo fiume di inutile dolore. Prendiamo come esempio una malattia che da pochi anni è considerata altamente invalidante, una malattia che fino a pochi anni fa si attribuiva alla immaginazione di una donna che non accettava la propria sessualità . L’endometriosi, che provoca dolori acuti, cronici e che nel tempo spesso tendono a peggiorare fino a rendere lo svolgimento normale della vita un miraggio. Ecco anche per questa patologia, che non è terminale, vale la legge 38 del 2010. Una legge importantissima e poco conosciuta, che si rivolge principalmente alle persone giunte alla fase avanzata di ogni malattia cronica ed evolutiva, che sia oncologica,neurologica,respiratoria e cardiologica. Una legge però che comprende anche malattie non terminali, ma altrettanto dolorose. Non dimentichiamoci mai che non soffrire è un diritto di tutti e che vista la situazione nazionale, è importantissimo sapere che per regolamentare il tutto vi sono leggi ben precise, che in caso di bisogno dobbiamo rivendicare. Innanzitutto, sempre e comunque, IL RISPETTO DELLA DIGNITÀ E DELL’ AUTONOMIA DI OGNI PERSONA!