“ Cosa resterà di questi anni ottanta…” Inizia così una famosa canzone di quei tempi. Ma cosa resterà passata questa tempesta chiamata COVID 19? Spererei restasse più consapevolezza, più umanità, quella vera, non quella decantata a parole ma mai messa in opera. Sarebbe non bello, ma costruttivo se tutti noi non scordassimo cosa vuol dire aiutarsi ed esserci anche solo con un sorriso anche quando tutto va bene. Molti ne usciranno spezzati, cambiati per sempre perché come succede quando lo si vive e lo si respira , il dolore e la sofferenza di chi si ama, per forza di cose si mette in atto un meccanismo di profondi cambiamenti personali. Capiamoci però , mi riferisco sempre a quelle persone sensibili, che vivono con il cuore ed amano profondamente. Le altre invece passeranno sopra a tutto ed a tutti, costantemente convinti di essere eterni ed intoccabili. E nel campo sanitario cosa cambierà ? Me lo chiedo ma non so rispondere, spero non peggiorino le condizioni già esistenti prima di questa pandemia, però lo temo. E tutto ciò mi fa pensare a quanto è importante essere informati sui nostri diritti, soprattutto in tema di salute. Sapere che esistono certe leggi, che abbiamo dei diritti e che non sempre se ci viene detto che non si può questo sia vero. Per ultimo spero che resti nella mente e nel cuore di più persone possibili, questo senso di impotenza e di fragilità, che la nostra società vorrebbe invece scordassimo. Questi mesi ci hanno dimostrato che siamo si tanto forti, ma pure deboli e che certe cose, soprattutto quelle più brutte e sconvolgenti , per una gran parte non dipendono dal nostro volere e possono succedere a tutti, nessuno è esente.