Questa pandemia ha tolto e dato,tanto! Distanze da mantenere, timore per i comportamenti altrui, diffidenza, povertà o quasi assenza di gesti affettuosi che un tempo erano normalissimi, e da qui la lista continua per molto ancora, perché in ogni ambito della nostra vita tutto è stato stravolto e non è ancora finita, purtroppo. Pensiamo solo a quando una persona malata viene ricoverata in ospedale quanti divieti ci vengono e le vengono imposti, cose inimmaginabili fino a qualche anno fa. Da questo punto di vista di rimando, ne hanno beneficiato sia i parenti o chi vedeva solo come un obbligo la visita al paziente, e pure le categorie ospedaliere, più tranquillità nel loro lavoro senza che nessuno osservi o possa un giorno dire la propria in merito al loro operato. In pratica chi entra in ospedale per essere curato si trova costantemente nelle loro mani, sempre sperando oltre che alla professionalità vi sia anche un minimo di gentilezza ed una giusta umanità, cosa che personalmente mi lascia molto dubbiosa. Ed ora parliamo di cosa invece questo virus ci ha inconsapevolmente donato e di cui noi possiamo decidere di beneficiare : il silenzio interiore che solo la solitudine dell’anima può farci sentire e tempo per riflettere su noi, su chi ci circonda e sul mondo intero con tutte le sue vicissitudini, vissute od anche solo sentite. Questo lo considero un grande dono che non sopperisce a tutte le altre privazioni, ma che ci da la possibilità di conoscerci e conoscere più profondamente il tutto, sempre che scegliamo di utilizzarlo e tramutarlo in uno strumento di crescita. A noi la scelta, almeno in questo… Un pensiero a chi è malato ed a chi assiste un proprio caro nella strada della malattia e della sofferenza 🌷❤️
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