Le Cure Palliative, quelle cure che molti credono inutili, quelle cure a cui purtroppo riescono ad accedere solo il 23% dei pazienti che invece ne avrebbero bisogno e diritto. La strada è ancora lunga e difficile, nel nostro Paese si è iniziato con la legge 38 del 2010 ma ancor oggi vi sono troppe lacune, malintesi e disinformazione in merito. Le resistenze contro queste cure sono enormi, per lo più sono resistenze economiche. Infatti le Cure Palliative non generano gli stessi profitti di altri trattamenti, basti pensare che il 40% dei costi sanitari in media, per ogni singola persona , sono riferiti agli ultimi due anni di vita con percorsi che possono portare pure all’accanimento terapeutico. Tali cure invece sono il miglior antidoto all’ accanimento terapeutico. La prima cattedra di Cure Palliative è stata istituita all’ Università degli Studi di Milano ed ha come obiettivo di formare specialisti del futuro ad aiutare gli ammalati nelle fasi estreme di vita. La cura è un nostro diritto anche quando non è possibile guarire, e queste Cure non sono un optional ma un diritto umano! Applicarle non significa assistere alla sofferenza altrui ma bensì si traduce in atti pratici e compassionevoli. La persona è tale fino alla fine, fino a che è in vita devono essere rispettati tutti i suoi bisogni e la sua dignità. Ma cosa frena oltre agli interessi speculativi l’attuazione piena ed uniforme in tutto il nostro paese di queste Cure? Due grandi ostacoli sono rappresentati dalla medicina e dalla conformazione della nostra società, volta a voler vedere solo belle cose, credendo che tutto si possa e si debba desiderare, senza sprecare il proprio tempo accudendo chi soffre, senza pensare che un giorno è molto probabile succeda pure a noi. Le Cure palliative possono favorire la terapia del dolore, facendo sì che diminuiscano le sofferenze e facendo in modo che ognuno di noi venga accompagnato lungo il cammino della malattia dall’amore e dalla cura di mani che sanno aiutarci a vivere i momenti più difficili con vera e tangibile solidarietà.